Factoring forecast: come sarà il 2024?
17 gennaio 2024
Secondo uno studio di Deloitte e Assifact, l’Associazione italiana per il factoring (che riunisce gli operatori del settore), la domanda di factoring da parte di aziende in difficoltà finanziaria rappresenterà per il 2024, in Italia, un mercato potenziale di 40 miliardi di euro.
Tuttavia, il factoring a sostegno delle imprese in crisi è ancora scarsamente utilizzato: nel 2022 il volume d’affari complessivo si è attestato intorno a 3 miliardi di euro.
Nella complessa congiuntura economica, l’economia italiana sta vivendo un periodo del tutto inedito di profonda incertezza che minaccia la stabilità e le prospettive di crescita delle imprese.
Lo studio Deloitte-Assifact, dal titolo “deloitte-report-factoring-strumento-rilancio-imprese-in-crisi”, mette a fuoco il numero di aziende a elevato rischio di credito o in situazione di vulnerabilità finanziaria: a fine 2023 risulta il 50% del totale, rispetto a circa il 42% del 2019.
Sale anche il tasso di deterioramento dei crediti: secondo le previsioni ha raggiunto il 3,8% nel 2023 dal 2,3% del 2022. Il tasso di deterioramento dei crediti (NPL: non performing loans) rappresenta i crediti delle banche (mutui, finanziamenti, prestiti) che i debitori non riescono più a ripagare regolarmente in tutto o in parte.
Il mercato del factoring per le imprese in crisi oggi è focalizzato su clienti di medie e grandi dimensioni: 70% del totale imprese, che generano il 95% del volume d’affari.
Dal punto di vista dell’offerta, il mercato è caratterizzato dalla presenza di ancora pochi operatori, classificabili in due tipologie principali: i player specializzati in operazioni verso imprese in situazioni di pre-crisi e crisi e player generalisti, che operano in contesti distressed in maniera residuale.
Il prodotto distressed rappresenta una soluzione ottimale, una sorta di vaccino per le aziende che si trovano in situazioni di Crisi d’Impresa. Tutto ciò in virtù del fatto che a differenza degli NPL, il suddetto prodotto consente l’autofinanziamento in maniera sostenibile, senza aggravare in alcun modo la PFN.
Il concetto di asimmetria informativa sul prodotto Factoring, non è una novità: avvalersi di un consulente specializzato è uno dei modi per sopperirvi.
"Italfinance - spiegano Luca Varischetti e Matteo Schiavo, specialisti della Divisione Factoring- è in grado di collocarsi sul mercato in misura ottimale, grazie ai rapporti di stima e di fiducia coltivati negli anni con le banche, che marginano grazie agli spread e le condizioni applicate, svolgendo il loro lavoro e consentendo alle imprese il buon fine dell’operazione, accompagnato tuttavia da una marginalità più ridotta.
Pertanto il ruolo di Italfinance è quello di tutelare, accompagnare e conservare la marginalità del cliente, curandone la salute economico-finanziaria e la sostenibilità.